Chi sono

Candidata Sindaco per il comune di Como alle elezioni del 6 e 7 maggio 2012 per la lista Ecologisti e reti civiche.

Nata a Como nel 1962. Laureata in Architettura e insegnante di Progettazione all’istituto Statale d’Arte per l’arredamento di Lomazzo. Membro del consiglio nazionale degli Ecologisti e Reti Civiche, responsabile regionale dei Verdi e portavoce dei Verdi di Como, è stata consigliera comunale dal 2002 al 2007 e membro della Commissione urbanistica Comune di Como. E’ promotrice di progetti ambientali nelle scuole, del Parco Canile della Valbasca e del Piano del Verde della città di Como. Impegnata in progetti di cooperazione internazionale a sostegno dei minori in difficoltà.



venerdì 20 aprile 2012


"La difesa dell'ambiente deve essere un impegno costante, oltre che una legge costituzionale, poichè in un sistema ecologico ed economico sano la persona ritrova la propria centralità. Questo vale anche per la difesa della politica, unico strumento sostenibile per la povera gente e per i lavoratori dipendenti di prendere parola e promuovere i propri diritti e le proprie istanze" - così Gerardo Larghi Segretario Generale della Cisl lariana ieri sera al Don Guanella, per un incontro pubblico promosso da Elisabetta Patelli candidato sindaco degli Ecologisti e Reti civiche- "Ecco perchè la Cisl è attivamente partecipe nel Progetto San Francesco, strumento utile per trasformare le idee e gli impegni in azioni politiche e contrattuali contro le mafie". All'incontro moderato da Claudio Allevi di Altro Futuro, hanno partecipato Roberto Ceschina di Flare, il network internazionale nato dall'impegno di Libera, Paolo Moretti, giornalista d'inchiesta de La Provincia di Como, Elisabetta Patelli, candidata a Sindaco di Como e Alessandro de Lisi direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco.

Patelli :"Le ecomafie procurano danni ingentissimi all' ambiente e alla salute dei cittadini , ma anche un forte danno economico: le imprese malavitose prosciugano soldi pubblici, hanno capitali e accesso al credito infinitamente superiori a quella delle imprese oneste ,godono della connivenza di funzionari , dirigenti e politici corrotti che garantiscono assegnazione appalti . Solo nel 2010 , le indagini hanno rivelato un movimento di 2000 tonnellate di rifiuti tossici a Como e pari al traffico di 150 camion di cui una sola parte , quella al S.Anna e' stata tracciata.Serve un patto territoriale forte tra tutti i soggetti interessati:politica , imprese e sindacati

Durante l'incontro Elisabetta Patelli ha sottoscritto pubblicamente "i cinque punti per lo sviluppo sostenibile e contro le mafie"Un impegno forte per una nuova strategia di governo, che coinvolga i tre fuochi della governance del territorio: la politica, le imprese e il mondo del lavoro con il sindacato

Per le nuove commissioni, ex lecitazioni private o gare pubbliche a tre precisi impegni.
1 I lavori dovranno occupare innanzi tutto gli esuberi, i cassaintegrati e i giovani in ingresso per una quota non
inferiore al 35%.
2 Priorita' alle piccole e medie opere di pubblico interesse, in special modo all’housing sociale, alle manutenzioni urbane, al consolidamento del paesaggio e delle aree naturali soggette a vincolo idrogeologico.
3 L’impiego delle risorse pubbliche attraverso un progetto territoriale di sostenibilità economica e sociale, elaborato e sottoscritto dai soggetti sociali protagonisti, amministrazioni, imprese e sindacati.


Per sviluppare il mercato in una direzione nuova, eticamente ed industrialmente sostenibile
4 Obbligo di iscrizione alle "white list" presso le Prefetture delle imprese che intendono recuperare i crediti e
partecipare a nuovi lavori - Premialità fiscale crescente e assistenza legale e bancaria per le imprese che denunciano i
ricatti mafiosi, le estorsioni e le pressioni usuraie.

5 Considerare l’offerta economica maggiormente vantaggiosa solo come iniziale criterio per assegnare i lavori, amplificando la parte dei"migliorativi" in essa contenuta.

Alessandro De Lisi ha pubblicamente riconosciuto l'attenzione della Patelli al tema , ben prima della sua candidatura a Sindaco e ha concluso che "Adesso, nel ventesimo anniversario delle stragi politico mafiose di Capaci e via D'Amelio, sarebbe molto utile che il nuovo pool sociale antimafia parlasse laghè".

GIU LE MANI DAL PARCO DI VILLA OLMO


Vogliono sbancare il parco per costruire un auditorium/arena fisso , sfruttando il dislivello naturale del parco.ma.. siamo matti??? Al trio Comune , teatro Sociale e Cameradi Commercio i parchi e il verde stanno proprio indigesti!!!

Con un tempismo da comiche , l'amministrazione comunale di Como ha ri-avviato di concerto con la ditta appaltatrice il lavori delle paratie . Da oggi , inizio della stagione estiva e turistica operai stanno oscurando completamente la vista del lago con nuove palizzate di legno . resta aperta una finestra solo sulla piazza Cavour , per il momento . I lavori non hanno una data certa di conclusione , si parla di anni... Una follia per chiunque e uno sperpero clamoroso senza fine di denaro pubblico .Un dramma infinito.

giovedì 19 aprile 2012

PICCOLE NOSTALGIE DI UNA CANDIDATA SINDACO


Avrei dovuto accorgermi dalla disponibilità di spazio nel parcheggio di fronte o dalla mancanza della luce calda e soffusa che emanava sempre dalle ante in vetro smerigliato con la scritta "Latteria" in corsivo inglese, come una volta.
La porta d'ingresso era socchiusa e aprendola mi si e' parato davanti uno scenario imprevisto : cataste di pezzi di arredo moderno impilate su pavimento in attesa di montaggio . Non faccio in tempo a riavermi che signore del quartiere si avvicina:-Come ....non lo sa? Tizio( nome di fantasia) non c'e piu'. Ha aperto fuori Como, abbiamo fatto una bella festa, sa! Eravamo piu' di cinquanta!E lui? e lui , .. beh lui un po' piangeva".
No, non lo sapevo e non posso crederci : com e' possibile?Tizio c'e' sempre stato,eravamo compagni di scuola alle elementari e prima di lui c'era suo padre, stesso viso , stessi occhiali e stessa espressione di chi va al lavoro molto presto.
Nulla era cambiato da quando eravamo bambini in quella latteria con i mobili vecchi ,i biscotti sulle alzatine vetrate deco', la bacchetta di legno del quotidiano, le bocce colme di caramelle sfuse alla cassa, il frigo antico e le vetrine coi biscotti a ESSE che piacevano a mia nonna. Tizio e' cresciuto qui , nella scuola di quartiere , nell'oratorio davanti alla latteria , nella casa del Villaggio .
Vengo da un incontro dove ho parlato di sostenibilita', di tecnologie multimediali e ne sono uscita con l'entusiasmo delle prospettive di un futuro migliore , ma ho sentito il bisogno di fermarmi in latteria per un cappuccio caldo con la schiuma a petali di fiore ed una fetta di ciambella che non avro'.
Qui entrera' una nuova gestione con mobili prefabbricati in plastica colorata , sarà senz'altro piu' moderna e luminosa,. Ma io li ho rivisti per un attimo i vecchi che si davano appuntamento per chiacchere lunghe una mattina intera ,sotto lo sguardo paziente di Tizio che li conosce uno ad uno , sa chi vuole cosa e soprattutto sa chi ha bisogno di compagnia.Le mamme con le carrozzine , i Don Peppone e i Don Camillo del quartiere popolare discutere chiassosi di politica e di sport . Ho richiuso piano piano la porta come per non far rumore, come per non disturbare. Perche' nessuno si accorgesse del pizzico di magone che mi chiudeva la gola.

mercoledì 18 aprile 2012


DAL QUOTIDIANO L'ORDINE
Non chiamatela verde, ché si offende. Eppure la Patelli è verdissima
Guida la lista Ecologisti e reti civiche e non ammette di essere definita con il nome del suo ex partito. Ce l’ha con Vendola e con chi le “copia” il programma
18-04-2012 -


Signora Patelli, buongiorno. A che ora si è alzata stamattina?
“Alle sette e un quarto, come tutte le mattine”.
Va al lavoro?
“Porto a scuola i bambini e poi vado a scuola io, dove insegno”.
(vanno da s9oli ma li preparo)
Lei non è una politica di primo pelo. È ancora responsabile regionale di Verdi?
“Sì, ricopro ancora quel ruolo. Ma la mia candidatura a sindaco si inserisce in una nuova esperienza, quella, appunto, degli Ecologisti reti civiche. Si tratta di un percorso nato un paio di anni fa dal basso, insieme con i Comuni virtuosi e i sottoscrittori dell’appello “Abbiamo un sogno” che sono don Gallo, Jacopo Fo e altri, che vorrebbe approdare alla costituzione di un nuovo soggetto politico autonomo che vada oltre i Verdi”.
Lei era in consiglio comunale già una decina d’anni fa. Non crede di aver già dato abbastanza a questa città?
“Mah, dare del vecchio a me mi pare un paradosso. È vero che ho già avuto esperienza di consiglio comunale nel primo mandato Bruni, all’opposizione. Poi ho continuato a lavorare in città, pur non avendo rappresentanza a Palazzo Cernezzi, nel nuovo percorso di cui parlavo prima. Sono state le persone nuove provenienti da realtà diverse che si sono coagulate intorno a me a chiedermi di candidarmi. Se l’avesse voluto fare qualcun altro, non ci sarebbero stati problemi”.
Resta il fatto che la gente chiede facce nuove, lei non è una faccia nuova...
“Rispetto ai candidati di altre liste la mia faccia è sicuramente meno spesa. C’è gente che è in consiglio da vent’anni. Dire a me che sono il vecchio, lo ripeto, mi pare pretestuoso”.
Cosa risponde all’accusa di essere l’ennesimo motivo di dispersione del voto, soprattutto del voto di centrosinistra?
“Intanto c’è un problema di coerenza. Se io ho iniziato un paio di anni fa un percorso politico che è né di destra né di sinistra, insieme a persone nuove che credono in questo percorso, non vedo perché dovremmo rinunciare a portare questo percorso nei canali istituzionali o quantomeno a provarci. Non potevamo fare un’altra cosa, camuffandoci da qualcosa che non siamo”.
Il fatto oggettivo è che siete in 16 a candidarvi e ciò non è così positivo come potrebbe sembrare. Anzi, credo sia il sintomo di una patologia…
“Io credo che sia il segnale di una patologia non chiedere ad altri candidati, che sono in giro, ripeto, da anni e che hanno causato il disastro di questa città, il perché della loro presenza, mentre quelle persone si presentano alla città come se fossero fresche di bucato”.
Guardi, francamente, è ciò che rimproveriamo tutti i giorni a certa gente. Resta il problema della frammentazione causate dalle multi-candidature. Ci si candida per governare una città. È ragionevole pensare che la maggior parte dei candidati non abbiano speranze di accedere al ballottaggio…
“Noi siamo un soggetto nuovo, difficilmente testabile. E non siamo come certe liste che corrono al primo turno con l’unico intento di far fruttare il proprio piccolo consenso in sede di ballottaggio. Quello è assurdo. Noi, come detto, siamo qualcosa di nuovo”.
Tecnicamente è così, ma di fatto siete comunemente percepiti come i Verdi. E i Verdi a Como hanno sempre avuto percentuali risibili.
“Questa cosa non la deve dire perché non siamo i Verdi. Si offenderebbero i miei candidati. Siamo ecologisti”.
Ok, ma per la gente della strada, mi perdoni, siete sempre i Verdi. E come tali avete scarse chance di successo. Con l’aggravante di avere connotazioni simili ad altri parti del centrosinistra, dal Pd ai grillini…
“Partiamo dal concetto di fondo: l’ambientalismo non è rappresentato nella politica nazionale e locale. Il degrado in cui versa questa città è diretta conseguenza di questa mancanza di rappresentanza dentro le istituzioni. Se avessimo avuto un’amministrazione ecologista, molti problemi di questa città sarebbero risolti, perché parleremmo di una dimensione che guarda al futuro, sia in termini economici sia di sostenibilità. Se manca questa cosa, qualcuno si deve far carico di rappresentarla”.
Ha letto il programma di Cinque Stelle o del Pd? Sono pieni di istanze ecologiste…
“Non basta dare un colpetto di verde qua e là ai programmi per farli diventare ecologisti. Non scherziamo. Se poi prendiamo i grillini, c’è da aver paura. L’antipolitica di Grillo è pericolosissima. Grillo usa i temi ambientali facendone dei randelli contro il centrosinistra. Noi vogliamo costruire un soggetto politico, e non antipolitico perché questo sarebbe davvero pericoloso, che abbia al centro la sostenibilità della crescita. Peraltro, io avrei potuto fare delle scelte più comode e sicuramente più garantite. Se non l’ho fatto è perché credo, insieme ad altri, nel valore del nostro percorso”.
Non pensa che l’eccesso di democraticità possa diventare un limite per chi governa?
“Sinceramente, nel mio gruppo questo rischio non l’ho mai sperimentato. Sarò particolarmente fortunata, ma la lista con cui corro è molto buona, fatta di persone con cui condividere significa costruire, fare. C’è un’energia positiva nei nostri incontri e anche una discreta organizzazione. Molto più di quanto avessi mai sperimentato in passato”.
C’è anche la giusta competenza in questi movimenti sorgivi?
“Ce n’è eccome. Abbiamo fior di tecnici molto preparati. Ci mancano grandi finanziatori, ma la competenza, ecco, quella non manca”.
Perché a Como, come nel resto del Paese, le istanze ecologiste, che sulla carta dovrebbero piacere a tutti, in realtà risultano sempre minoritarie?
“È un problema di cultura. In altri Paesi europei c’è già una cultura pronta per recepire istanze innovative. Da noi il percorso è ancora lungo”.
Eppure tutti dovrebbero essere in grado di comprendere che spendere meno per dare servizi migliori è di per sé un fatto positivo. A partire dagli amministratori…
“Il messaggio ecologista è un messaggio coraggioso. Per promuoverlo servono amministratori disposti a fare scelte impopolari nell’immediato, ma remunerative sul medio periodo. Da noi questi amministratori sono rarissimi”.
A proposito di scelte impopolari. Ormai c’è la moda del “consumo di suolo zero” e voi siete tra i principali promotori di questo concetto. Ma impedire tout court il consumo di suolo è come prendere un obeso e per guarirlo impedirgli completamente di mangiare. Alla fine l’obeso morirà…
“Non non vogliamo far morire l’obeso. Ma, per prima cosa, vogliamo che smetta di ingozzarsi, altrimenti sì che la morte sarà inevitabile. Stiamo concludendo uno studio sul surplus di volumetrie costruite in città e i dati sono già clamorosi. Como non ha bisogno di consumare altro suolo, semmai dovrebbe investire nel recupero di immobili esistenti”.
Chi arriverà avrà modo di fare le scelte che preferisce con il nuovo Pgt.
“Per quel che mi riguarda, il Pgt in fase di gestazione, che prevede un incremento di popolazione del 6%, dovrà essere azzerato. Sula base dei dati degli immobili inutilizzati sul territorio, bisognerà invertire la rotta”.
Torniamo alla politica di bottega, in caso di ballottaggio, gli Ambientalisti dove si collocheranno?
“Rispondo con una battuta: avanti. Né a destra né a sinistra. Ma non per qualunquismo. A Como abbiamo elementi di un programma che metteremo sul piatto con un contratto e chiederemo a chi andrà al ballottaggio di impegnarsi firmando un patto vero e proprio”.
Potrebbe essere anche il candidato del PdL il vostro interlocutore?
“Francamente, per come hanno tenuto in considerazione le istanze ambientaliste in questo decennio, la vedo molto poco probabile. Ma non è affatto detto che anche il centrosinistra accetti un simile patto”.
Eppure ci sono ampie parti del programma di Lucini sovrapponibili al vostro. Non so chi copi chi,(lo sai , lo sai...) ma alcune similitudini risultano evidenti…
“Un conto è aggiungere la pillola verde a un programma, altro è fondare un programma sull’ecologismo. Per noi ogni aspetto dell’amministrazione dev’essere visto in termini di sostenibilità”.
Sì, ma la sostenibilità dev’essere anche economica. Lei indica nella valorizzazione del San Martino la vera grande opera da fare. Perfetto. Ma poi non dice con quali risorse eseguire il recupero e, soprattutto, gestire ciò che viene realizzato.
“Per il San Martino, di cui nessuno parla, si potrà accedere a finanziamenti europei. Cose concrete, non miraggi. Si parla di milioni di euro cui Como non attinge da anni. Per la gestione, non abbiamo nulla in contrario al coinvolgimento di privati anche con attività commerciali, a patto che le stesse siano inserite in un progetto complessivo di chiara vocazione pubblica. Penso a edifici destinati alla cultura (auditorium, siti teatrali) affiancati da locali o ristoranti, per fare un esempio. E il parco dovrà diventare fruibile alla cittadinanza. Detto ciò, pensiamo anche alle piccole cose”.
Cioè?
“Abbiamo in mente di istituire un assessorato(non e' vero' e' una delega specifica) alle “Piccole opere”, dedicato ai problemi più pratici(capito male .. alle manutenzioni strade , verde etc). Oggi se chiami in Comune per una pratica semplice non sai mai a chi rivolgerti”.
A me pare francamente un po’ banale questa cosa. Il problema non è creare un assessorato ad hoc. Il problema è avere gente in gamba che ascolti i bisogni della gente.
“Sarà. Sta di fatto che oggi l’amministrazione non è in grado di fornire risposte in tempi brevi”. ( e nemmeno lunghi)
Perché il Pd secondo lei non sposa in toto le sue istanze?
“Ma quelli sono partiti che partono da una cultura davvero superata. Uno come Vendola vuole rifare la sinistra. Si rende conto? Vendola, che mette la parola ecologia nel suo marchietto e poi fa quello che fa in Puglia. Cioè, c’è gente che vorrebbe rifare la sinistra. Che senso ha oggi? A noi quella cosa lì non interessa”.
Un’ultima domanda. Per quale percentuale metterebbe la firma?
“Per il 51%. Sotto quella percentuale nessuna firma e va bene tutto. Comunque vada”.( veramente ho detto continueremo alavorare)

martedì 17 aprile 2012

dicono di lei....


Da Claudio Allievi Presidente di Altrofuturo e referente Rete Civica Italiana


“Parlare male di una persona è spesso più facile che parlarne bene. Spigolature e sbavature emergono più di armonia ed equilibrio. Con Elisabetta non è così. La conosco da tempo ormai e l’impressione, ogni volta che la incontro, è sempre la stessa, quella del primo incontro: grande energia e determinazione a supporto di valori sani e solidi. Ma ciò che mi ha sempre affascinato molto in lei e che risulta immediatamente evidente a chi le si avvicini è una virtù che è ormai sempre più merce rara e per questo assai preziosa: la coerenza. Elisabetta è, soprattutto, questo: dice quel che pensa e fa quel che dice. Per chi si occupa di formazione comportamentale come me, Elisabetta è la prova vivente che c’è ancora speranza per chi cerca di cambiare in meglio questo nostro pianeta e la vita dei bizzarri esseri che lo popolano. Coloro che la conoscono sanno quanto io dica di lei corrisponda a verità. A tutti coloro che invece ancora non la conoscono rivolgo quello che non vuole essere un invito ma un augurio: andate e valutate di persona, poi decidete. Per me, comunque vada, Elisabetta È il Sindaco di Como.”

Quartiere Vauban di Friburgo: sostenibilità, verde e integrazione
Domenica 28 Marzo 2010 13:57 Elisa Pagni
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Pochi conoscono Friburgo, e poco di Friburgo si sente parlare. Eppure è una città veramente speciale, in quanto la sua politica architettonica ed urbanistica è sicuramente all’avanguardia per quel che riguarda il coinvolgimento della cittadinanza nei cambiamenti territoriali, per l’importanza assegnata al verde pubblico, nonché per lo sfruttamento dell’energia solare. A dimostrazione di ciò, Friburgo ha diminuito le emissioni nocive del 14% dal 1992 e si pone l’obbiettivo di ridurle del 40% entro il 2030. I tetti della città sono spesso tappezzati da moduli fotovoltaici, stadio compreso, per un totale di energia prodotta pari a 10.000 kW, mentre molte abitazioni utilizzano pompe di calore geotermiche per il riscaldamento ed il raffrescamento. A rafforzare questa politica, vi sono incentivi comunali, da sommarsi a quelli federali, erogati dallo Stato tedesco.


Per comprendere il modo di procedere delle autorità e gli investimenti comunali basta prestare attenzione ai tre quartieri di Vauban, Rieselfield e Sonnenschiff. Mi soffermerò su Vauban, perché è il primo nato ed il più esemplificativo.

Vauban era una ex caserma francese di 38 ettari, che ora ospita 5.000 abitanti in 2.000 appartamenti. Ha preso vita nel 1996 grazie al Project Group Vauban, supportato dalla consulenza dei cittadini, cioè del Forum Vauban. I lavori sono terminati nel 2009, con l’obiettivo, raggiunto, di accogliere per lo più giovani famiglie. A questo scopo si sono mosse ben 40 cooperative di proprietari, le quali hanno agevolato anche la partecipazione dei redditi più bassi. Solo per questo fattore, se paragonato ai costi delle città italiane, Milano per prima, Friburgo merita una lode e soprattutto molta più attenzione.

Ma non solo: tutto il quartiere è dotato di elevati standard di riduzione dei consumi ed un alto numero di unità abitative sono case passive o “Energy plus”, il che significa che producono più energia pulita di quanta ne abbiano bisogno. Non è finita: vi è un impianto di cogenerazione alimentato esclusivamente da trucioli di legno e gas naturale, agganciato alla rete del riscaldamento, mentre la riduzione del 60% delle emissioni di CO2, è garantita dalla coibentazione e dall’efficienza dell’utilizzo del calore. Cresce inoltre la presenza di impianti solari, che ad oggi sviluppano il 65% dell’energia prodotta. L’acqua piovana viene raccolta ed utilizzata per le case e per l’irrigazione del terreno.



Dopo tutto questo, non poteva mancare un occhio di riguardo verso la problematiche del traffico e dell’inquinamento causato dalle automobili. Si è quindi proceduto in modo da ridurre la presenza delle auto, mentre i pochi parcheggi sono situati al di fuori del quartiere. Il potenziamento dei mezzi pubblici ha inoltre permesso al 40% delle famiglie di non aver bisogno della macchina, perché è presente il car-sharing, ma soprattutto perché coloro che non utilizzano il parcheggio godono di veri e propri incentivi economici.

Per costruire il quartiere sostenibile Vauban non è stato nemmeno necessario abbattere alberi secolari, anzi, le aree verdi sono state pensate e sviluppate insieme ai futuri residenti, così che molte strade e aree pubbliche sono a completa disposizione dei bambini.

Fantascienza? Sogno? Illusione? Friburgo è sulla Luna? Su Marte?
No, è in Europa, in Germania, vicino al nostro Paese; ma purtroppo, ciò che per noi è ancora impensabile, per altri è già semplice quotidianità.

Cohousing al femminile
i “cohousing“, case abitate da più famiglie, ognuna col suo appartamento, che condividono alcuni spazi comuni. La cucina, una sala di svago, una ludoteca per i bambini, la lavanderia, un orto. Un modo per ridurre i costi ma soprattutto per (ri)scoprire il valore della condivisione e dell’aiuto reciproco. A Bologna alcune mamme single stanno per dare alla luce, in questo caso non da sole, a un progetto a lungo meditato: un cohousing per “madri capofamiglia”. Alla ricerca di suggerimenti e consigli, le mamme bolognesi dell’associazione Amaca hanno dato un’occhiata a quello che succede all’estero: in Germania per esempio, dove da un paio d’anni esiste un cohousing di donne. 53 in tutto, professioniste in vari ambiti, abitano appartamenti di un palazzo di sei piani nel centro di Berlino che hanno progettato e costruito. Lezioni di yoga, thai chi, conferenze di letteratura nelle sale comuni e tanta collaborazione l’una con l’altra sono gli ingredienti di questa vita insieme. A Londra invece alcune battagliere e anziane signore stanno per dare vita al primo cohousing per donne sole rigorosamente over 50. Tra loro ci sono soprattutto vedove, divorziate, donne con figli grandi e rimaste sole, che hanno capito che occupandosi di se stesse e delle altre possono mantenersi più contente e quindi in salute più a lungo. Per scambiarsi esperienze e consigli è nata l’idea di “Vicine di casa, vicine di vita”

lunedì 16 aprile 2012


COMUNICATO STAMPA n10(dall'inizio del mese di aprile-ho deciso di numerarli ;-))

La carrellata elettorale a Como di big nazionali che non hanno niente a che vedere con la citta' e non conoscono i nostri problemi e' il segno di una politica muffa e stantia.
I Signori della politica , in Parlamento da decenni, protagonisti del disastro governativo che ha ridotto il paese in mutande, vengono a creare immagine , cioe' fuffa.
I big della politica si sono dimostrati incapaci di governare , hanno dovuto fare forfait davanti ad un governo di tecnici e ora vengono a promuovere i loro rappresentanti sul territorio .
Molto di potrebbe drte in tema di questione morale , politiche ambientali e sociali di tutti i signori della politica che si accalcano nelle piazze comasche a parlar di sesso degli angeli .La politica romana spesso monocorde a destra, sinistra o altrove ci ha ridotti alla merce' di una crisi senza precedenti
Mi auguro che gli elettori con intelligenza sappiano distinguere le idee concrete dalla pura propaganda elettorale di chi da moltissimi anni sta incollato sul cadreghino dorato e respingere col proprio voto una politica che ci ha fortemente danneggiato , che ha messo gravi ipoteche sui nostri risparmi e sul nostro futuro.
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domenica 15 aprile 2012


PATELLI :LA CANDIDATA INVISIBILE : Sta girando un sondaggi telefonico tra gli elettori dove , oltre a dover commentare in positivo o in negativo alcune affremazioni del candidato di centrosinistra , l'elettore e' chiamato aindcare la prefernza tra i candidati sindaco di Como. O meglio tra 15 candidati sindaco, perche' la Patelli nella lista non c'e'. A domanda di spiegazioni l'operatore - giustamente - risponde " nella lista che mi 'e stata data non esiste e io devo leggere quello che mi dicono di leggere"-

Nella prossima puntata Patelli LACANDIDATA SINCADO MUTA( PER I GIORNALI)

sabato 14 aprile 2012

NESSUNO SI CHIEDE

All'incontro con i candidati sindaci sullo sport mi chiedevo stupita e anche un po' imbarazzata( per gli altri): ma come fanno la stampa e i presenti( e quindi anche i cittadini) a non porsi il seguente semplice interrogativo " ma il 90% dei quelli che stanno sul palco a proporre idee di buon senso, a promettere la,luna e a giudicare uno schifo quanto fatto sinora .. non erano forse quelli che occupavano gli scranni del Consiglio comunale fino a ieri?" Quanti e quali sono i volti nuovi rispetto alla passata consiliatura?

venerdì 13 aprile 2012

Torno ora dall' iniziativa sullo sport, avevo capito che sarebbe stata impostata diversamente.... vi posto gli appunti programmatici che avevo portato, ma in realta' e' stata una serata a domande, si e' riusciti a parlare poco , poi sempre in quel clima di ipocrisia da una parte( amministratori e consiglieri fino a ieri in Comune che oggi tracciano il libro dei sogni e sciorinano promesse come fossero piovuti dal cielo) e di mio imbarazzo dall'altra : infatti sono i candidati Sindaco che dovrebbero ascoltare quelli che conoscono la materia e non viceversa, Non essendo il mio campo , le mie idee programmatiche mi sembravano ovvie e financo banali , invece alla fine della fiera corrispondevano alle aspettative dalla sala. Eccole

UNO SPORT SOSTENIBILE , SOBRIO E SOLIDALE
Premessa necessaria :MONITORAGGIO DELLA REALTA’, SENZA VOLI PINDARICI
Io credo che un Sindaco , un nuovo Sindaco per prima cosa dovrebbe organizzare un altro incontro simile a questo , dove pero’ le parti siano invertite , da una parte le associazioni, le federazioni e societa’sportive , gli esperti , che raccontano la realta’dello sport sul territori :quello che si fa , quello che manca e quello che si puo’ fare. Un buon Sindaco anzitutto ascolta e impara da chi vive piu’ direttamente la realtà, in questo caso sportiva. Ascolto per capire qual contributo puo’ dare l’amministrazione –


Quale puo’ esser il contributo della nuova Amministrazione?AIUTO CONCRETO E DI INDIRIZZO POLITICO nell’ ABC/sport degli Ecologisti e Reti civiche:


A)Credo che da questo incontro con le realta’ sportive emergerebbe una prima grande evidenza di cui l’Amministrazione deve tenere conto : a Como c’e la necessità di GARANTIRE GLI SPAZI NECESSARI PER LO SPORT DI TUTTI, quindi bisogna per prima cosa intervenire sulle strutture sportive di base , penso alle palestre , ai campi di calcio, di atletica etc. Vivendo la citta’ infatti ho raccolto da piu’ parti la segnalazione di campi e/o spogliatoi o coperture di palazzetti o palestre di scuole che hanno bisogno di interventi urgenti di manutenzione. Allora, siccome l’Amministrazione uscente ci lascerà con rilevanti problemi di bilancio , invece di voli pindarici su Villaggi sportivi, si dovrà fare uncensimento che sia una vera e propria fotografia dello stato di fatto (non possiamo permettere che non si pratichi lo sport perche’ piove dal tetto o perche’ manca uno spogliatoio decente o perche’ la palestra non e’ a norma).E predisporre conseguentemente fondi per gli interventi che garantiscano questi spazi

B) TUTTI GLI SPORT E SPORT PER TUTTI:l’Amministrazione potrebbe promuovere in citta’ sport storici che non si praticano piu’, ma discipline nuove che hanno anche una componente fondamentale di crescita personale , ad esempio lo Yoga , il Tai Chi,.
Sport per i cittadicini di tutte le età, possibilmente non solo agonistico, ma come un'occasione di aggregazione sociale, di formazione, di crescita personale e collettiva, di raggiungimento di uno stato di benessere psico-fisico. Pensiamo alla importanza dell’ attivita fisica per gli anziani e per le persone sole.

C) L’ Amministrazione deve premiare e sostenere concretamente LO SPORT ETICO. Le associazioni sportive sono l’ultima agenzia educativa sul territorio; c’e la scuola, ci sono gli oratori , le associazioni ,ma le società sportive sono il luogo che piu’ a lungo garantisce una azione educativa. In una società sempre piu’ affetta da patologie nuove fisiche e psichiche : “analfabetismo motorio “ dei bambini che stanno troppo fermi davanti alla Tv ,al Pc o troppo in macchina, disagio familiare , disagio sociale , difficoltà di integrazione e quant’altro la funzione dello sport come luogo di consolidamento di valori positivi, di benessere e di socialità’ e fondamentale : e’ un investimento sulle futuro , per una società migliore.. Pertanto se da una parte lo sport di eccellenza (la Comense , il Calcio Como, la Como Nuoto etcetc) promuovono e trainano il settore sportivo- e va bene- altrettanto impegno ci dovrebbe essere da parte della Amministrazione comunale nel sostenere progetti che vanno nella direzione dello sport etico , non tanto quello che vince ,ma quello che si fonda su progetti formativi , quello che si avvale di competenze psicologiche o figure educative. Penso, un esempio su tanti, a progetti come "Io Tifo Positivo" di Comunita’ nuova che convolge centinaia di ragazzi da educare il rispetto reciproco e alla tolleranza, sostenere i processi d'inclusione dei diversamente abili;proporre i valori dello sport come principi ispiratori Per noi ecologisti ,insomma proporre un modello sostenibile di sport.

giovedì 12 aprile 2012

PREMESSA
Il degrado in cui versa Como e’ evidentissimo non solo nei grandi interventi come le paratie e gli scempi edilizi che hanno messo in ginocchio la nostra città’, ma anche nelle piccole opere , a partire dalla manutenzione di strade, marciapiedi e verde e dalla cattiva gestione quotidiana dei servizi comunali. A Como serve una inversione di rotta radicale e coraggiosa capace di sostenere le persone in difficoltà , di ridisegnare la città in chiave “ sostenibile” per migliora la qualità della vita e allo stesso tempo rilanciare la nostra economia.
Ecologisti: diffida delle imitazioni, scegli l’originale.
Alla vigilia delle elezioni tutti programmi si tingono di “ verde” , ma la realta’ ci ha dimostrato che le scelte amministrative sono sempre andate nella direzione del danno all’ambiente e alla salute dei cittadini , con grandissime responsabilità di chi ci ha amministrato e di chi non si e’ opposto con fermezza.
La politica ancorata alle ideologie del Novecento e’ inadeguata ad affrontare i problemi di oggi e le sfide del futuro; gli Ecologisti e reti civiche son un nuovo soggetto politico ambientalista autonomo , che non sta a destra, a sinistra o al centro ma…. avanti.
Per gli Ecologisti la sostenibilità non e’ uno dei tanti punti del programma , ma e’ la chiave di volta della lettura dei problemi e delle proposte per risolverli

LA CARTA DEI VALORI DEGLI ECOLOGISTI E RETI CIVICHE

-Sostenibilita’.
La Como degli Ecologisti e reti civiche e’ un progetto innovativo che guarda all’Europa , al futuro, e’ una città “ Smart” , come dicono in Europa , una città “intelligente” , che rinuncia al cemento, risparmia energia,si libera dall’inquinamento e dal traffico,amica degli animali,che investe con le nuove tecnologie nell'ambiente e crea nuovi posti di lavoro.
E’ una progetto che restituisce ai cittadini una risorsa preziosa:il parco urbano di San Martino.
Un progetto fatto di nuove soluzioni,sulla scia dei Comuni virtuosi. Iniziative all’avanguardia e utilizzo sostenibile delle nostre bellezze naturali , artistiche e culturali, ma anche attenzione alle cose concrete di tutti i giorni ed una buonna gestione dei servizi ai cittadini.

-Sobrieta’
La Como degli Ecologisti e reti civiche e’ anche un modo nuovo di amministrare: trasparente,equo, attento ai bisogni dei cittadini , che taglia gli sprechi , i privilegi , le poltrone e i costi della politica.

-Solidarietà e opportunita’ pari
La Como degli Ecologisti e reti civiche crea un fondo di solidarietà per le persone e le famiglie in difficoltà; utilizza le nuove tecnologie per rendere migliore l’accesso da parte dei diversamente abili a uffici, servizi ed esercizi commerciali;promuove l’imprenditoria etica; investe sulla Banca del tempo con sportelli telematici e decentrati.
La Como degli Ecologisti e reti civiche programma i tempi della città e della politica rendendo possibile alle donne conciliare l’impegno civico con quello familiare e promuove progetti di prevenzione di tutte le forme di violenza fondate sul genere e degli stereotipi sessisti


NOTE
Troppo spesso la politica spinge gli elettori a “turarsi il naso” oppure a schierarsi contro questo o contro quello . L'elettore "condizionato" perde di vista i contenuti , le idee, le persone . La competizione elettorale diventa un derby, durante il quale si riesce a far dimenticare che i giocatori in campo spesso sono gli stessi , quelli che ci hanno trascinato ( a Como e nel paese) nel disastro, da una parte e dall'altra. Il vero cambiamento sta fuori dal derby. Non pieghiamo il voto a compromessi, la partecipazione dei cittadini e’ fondamentale e il voto “ utile” e’ quello che corrisponde a un buon progetto per Como.
Ecologisti e Reti civiche , il voto piu’ utile al Mondo .. e alla nostra città

mercoledì 11 aprile 2012

giovedì 5 aprile 2012

oggi alel 17 in diretta web sul sio della Provincia c'e' il confronto mio con Peronese
alle 21 diretta web sul sito corrierecomo confronto mio con D'Ambrosio

mercoledì 4 aprile 2012


Paola Minussi ha detto di Elisabetta Patelli
24 secondi fa
"Il tempo che stiamo vivendo ci pone delle domande di vitale importanza per il nostro futuro. Le risposte che dobbiamo trovare - e anche velocemente - richiedono una sensibilità attenta e coraggiosa nei confronti dell'ambiente, dei rapporti sociali e del mondo dell'economia. I prossimi 20 anni saranno molto diversi da quelli appena trascorsi e un cambio di approccio è necessario per trasformare questo momento di "crisi" in qualcosa di nuovo e positivo. Anche qui a Como. Elisabetta Patelli, con il suo sguardo tutto femminile, sensibile alle esigenze della città e di chi vuole vivere bene in questa città, ma allo stesso tempo con un senso del "fare" pragmatico e efficace, può fare la differenza. Il movimento di Transition Como la sente molto vicina e la sostiene, così come sente vicina tutta la rete degli Ecocivici Como.
Ci piace pensare che se Elisabetta ne avrà la possibilità - e ce lo auguriamo di cuore - anche qui a Como si potrà respirare un'aria più pulita, più salubre e più solidale."
Paola Minussi - Transition Como

domenica 1 aprile 2012


Ecco il piano attuativo PER ORA di SOLI 16000 mq (e presto di 40000, perche' i privati non rinunciano all'azione legale per avere di piu'). Immaginatelo cosi , oppure piu' ch etriplicato , come alla fine sara'!!!Un oasi preziosa per la nidificazine di specie rare e per la migrazione degli uccelli perduta per sempre. la Giunta l'ha portato di corsa in Consiglio prima che scadesse , l'opposizione lo ritiene un compromesso ragionevole. Come e' possibile??????

Quanti mandati hanno fatto quelli che si ricandidano a Consiglio comunale? Da quanti anni sono li? Cosa e' cambiato?