Chi sono

Candidata Sindaco per il comune di Como alle elezioni del 6 e 7 maggio 2012 per la lista Ecologisti e reti civiche.

Nata a Como nel 1962. Laureata in Architettura e insegnante di Progettazione all’istituto Statale d’Arte per l’arredamento di Lomazzo. Membro del consiglio nazionale degli Ecologisti e Reti Civiche, responsabile regionale dei Verdi e portavoce dei Verdi di Como, è stata consigliera comunale dal 2002 al 2007 e membro della Commissione urbanistica Comune di Como. E’ promotrice di progetti ambientali nelle scuole, del Parco Canile della Valbasca e del Piano del Verde della città di Como. Impegnata in progetti di cooperazione internazionale a sostegno dei minori in difficoltà.



domenica 24 ottobre 2010




http://costituentecologistalombardia.blogspot.com/

Ieri, 23 ottobre 2010 si è svolto a Milano il Seminario di lancio della Costituente Ecologista in Lombardia.

Alta la partecipazione e numerosi gli interventi. Presenti, oltre ai Verdi lombardi, rappresentanti delle Associazioni ambientaliste (Legambiente, WWF, VAS, LAV, GAIA, FAI Lombardia), Comitati e gruppi ecologisti (Amici di Castelleo, B.A.T. Caponago, Chiari Ambiente, Comitato No tangenziale, Lista Civica Concorrezzo) e aderenti al Movimento 5stelle, Alternativa lombarda, SEL ed IdV. L'appuntamento si è così connotato di quella trasversalità propria dell'ecologismo, trasversalità cui si appella proprio il progetto di Costituente.
La mattinata è stata condotta da Elisabetta Patelli, Presidente dei Verdi della Lombardia. Prima ad interevenire Paola Brambilla, Presdiente del WWF Lombardia, a seguire Guido Pollice Presidente nazionale di V.A.S. E' stata quindi la volta dell'intervento di una rappresentante del Movimento 5stelle, Silvana Carcano,cui è seguito l'atteso e applaudito intervento di Angelo Bonelli, Presidente nazionale dei Verdi.
Concreto e molto valido l'interevento di Gaetano Turrini al quale è seguito quello di Davide Pivi, responsabile della LAV di Como. Le Conclusioni della mattinata sono state curate da Andrea Gaiardelli, Vice Presidente dei Verdi della Lombardia.
La sessione pomeridiana, condotta da Andrea Ladina (esecutivo Verdi Lombardi), si è aperta con il contributo di Damiano Di Simine, Presidente di Legambiente Lombardia, cui sono seguiti una serie d'interventi tematici curati da rappresentanti di Comitati cittadini, Associazioni ecologiste ed esponenti dei Verdi Lombardi. Alcuni nomi: Edgar Meyer (GAIA) Giuseppe Ramera (Chiari Ambiente), Roberto Albanese (Comitato dei cittadini del fiume), Pierluigi Sostaro (Verde, responsabile ambiente e sicurezza della CUB/Alfa Arese), Enrico Fedrighini, Anna Varisco e Stefano Costa.


Aldo Guastafierro ha voluto infine poi richiamare la drammatica esperienza che stanno attraversando le popolazioni campane in merito alla vicenda discariche e rifiuti, ponendo l'accento sulla disinformazione, lo stato d'abbandono e il totale disinteresse da parte delle forze politiche e delle istituzioni: "Solo Bonelli ha avuto il coraggio di andare in quei luoghi ad incontrare la popolazione". Le conclusioni della giornata sono state di Natale Ripamonti, membro dell'Esecutivo nazionale dei Verdi.
Presente alla giornata anche Violante Pallavicino (Psicologa, Ambientalista Comitato per la Bellezza) che fa parte del comitato organizzaztore nazionale della Costituente Ecologista. Assenti invece Guido Viale e Paolo Berdini, quest'utimo impossibilitato per problemi di salute (è possibile leggere il suo contributo inviato).
Nella sezione documenti trovate il materiale distribuito ai partecipanti e i contributi ricevuti da alcuni dei relatori.
A breve saranno dispobili anche i filmati degli interventi.

martedì 19 ottobre 2010

COMUNICATO STAMPA:Lombardia come laboratorio di “ green economy” e delle tecnologie rinnovabili , non sito atomico e pattumiera nucleare

Le decisione del Governo di riaprire il nucleare nonostante il referendum del 1987 , nel quale piu’ dell’80% dei votanti espresse la volonta’ di uscirne ,e’ una scelta scellerata e retrograda: una tecnologia rischiosa,impattante,costosa , con tempi lunghi di realizzazione impegnera’ decine di migliaia di miliardi di soldi pubblici per arrivare a coprire il una briciola del fabbisogno annuo.
Non vogliamo insistere sui pericoli del nucleare, in un clima culturale in cui gli studi scientifici sugli effetti di alte e basse radiazioni vengono sistematicamente negati da una irriducibile sicumera senza prove . Insistiamo pero’ con conti inconfutabili alla mano sul fatto che il nucleare e’ un clamoroso flop, non ecologico , non conveniente, non economico. Un bidone atomico. L’idea che il nucleare sia economico e porti a ridurre i costi per l’utenza e’ pura propaganda: i costi veri di un KWh da produzione elettronucleare, la sicurezza delle centrali, la gestione dei rifiuti e lo smantellamento (decommissioning) degli impianti, la loro sicurezza tecnologica e militare comportano infatti costi elevatissimi., L’apparente basso costo del KWh in alcuni paesi del nucleare, in Francia ad esempio, è dovuto solo all’intervento diretto e indiretto dello Stato.
Investendo sul nucleare si sottraggono risorse alle tecnologie in grado di ridurre le emissioni , all’efficienza energetica e alle rinnovabili. Insomma a quella “green economy” che sta portando fuori gli altri paesi dalla crisi mondiale ,creando nuove reali opportunità di occupazione(ad oggi in Germania tra diretto e indotto ha creato 250.000 posti di lavoro).
Gli investimenti ingentissimi che stiamo sacrificando al nucleare e pure i corposi incentivi economici economiche per “oliare” le comunita’ locali usciranno dalle nostre tasche . Compensazioni ingenti che riguardano sconti sulle bollette, premi, sconti e sgravi fiscali , che non avrebbero ragione d’essere se l’ affermazione che il nucleare e’ ecologico e sicuro fosse vera anche per chi la sostiene.
Nell’ultimo anno sono arrivati da territorio segnali inquietanti di coinvolgimento diretto della Lombardia nel nucleare: la definizione da parte del presidente Zuccoli della Lombardia come ” regione ideale “ e il lancio di A2A nel nucleare ;le ipotesi di costruzione di impianti e di utilizzo cave per deposito scorie in alto Lago di Como; la riattivazione di Caorso(vicinissima) o nuovi impianti nella Bassa, a ridosso del Po, perchè il nucleare e’ assetato in modo perpetuo di acqua.Le centrali nucleari francesi usano il 40% del consumo idrico nazionale; in media per un reattore da 1.000 MW servono oltre 2,5 milioni di metri cubi di acqua al giorno. Una quantità rilevante anche per l’Italia, visti anche gli scenari futuri sugli impatti dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche nel nostro Paese!
Il Governo intende procedere sia per attrazione economica , sia per imposizione contro la volonta’ degli Enti e delle popolazioni locali, riteniamo tuttavia che una presa di posizione da parte del territorio sia una atto rilevante che attiva ulteriori responsabilità a carico del Governo centrale. Con questo spirito alcune Regioni, molti Sindaci e Presidenti provinciali si stanno attivando per far sentire la loro volontà e quella dei cittadini che amministrano.
Chiediamo al Presidente Formigoni e ai nostri Amministratori regionali un sostegno concreto alla riconversione e allo sviluppo di tecnologie e imprese sostenibili in Lombardia , unica fonte possibile di nuova occupazione, e di rendere da subito la Lombardia territorio indisponibile all’insediamento di impianti ad energia nucleare per fissione di materiali radioattivi , ma anche al deposito definitivo e temporaneo di masteriali radioattivi ,anche di bassa attività, arricchiti o impoveriti, scorie radioattive, materiali allo stato solido, liquido o gassoso contaminati da fonti radioattive e derivanti dalla filiera della produzione di energia nucleare. a garanzia dei cittadini residenti e delle generazioni future che vivranno nel nostro territorio.

Eisabetta Patelli _Presidente Verdi della Lombardia 366 4253014
COMUNICATO STAMPA:Lombardia come laboratorio di “ green economy” e delle tecnologie rinnovabili , non sito atomico e pattumiera nucleare

Le decisione del Governo di riaprire il nucleare nonostante il referendum del 1987 , nel quale piu’ dell’80% dei votanti espresse la volonta’ di uscirne ,e’ una scelta scellerata e retrograda: una tecnologia rischiosa,impattante,costosa , con tempi lunghi di realizzazione impegnera’ decine di migliaia di miliardi di soldi pubblici per arrivare a coprire il una briciola del fabbisogno annuo.
Non vogliamo insistere sui pericoli del nucleare, in un clima culturale in cui gli studi scientifici sugli effetti di alte e basse radiazioni vengono sistematicamente negati da una irriducibile sicumera senza prove . Insistiamo pero’ con conti inconfutabili alla mano sul fatto che il nucleare e’ un clamoroso flop, non ecologico , non conveniente, non economico. Un bidone atomico. L’idea che il nucleare sia economico e porti a ridurre i costi per l’utenza e’ pura propaganda: i costi veri di un KWh da produzione elettronucleare, la sicurezza delle centrali, la gestione dei rifiuti e lo smantellamento (decommissioning) degli impianti, la loro sicurezza tecnologica e militare comportano infatti costi elevatissimi., L’apparente basso costo del KWh in alcuni paesi del nucleare, in Francia ad esempio, è dovuto solo all’intervento diretto e indiretto dello Stato.
Investendo sul nucleare si sottraggono risorse alle tecnologie in grado di ridurre le emissioni , all’efficienza energetica e alle rinnovabili. Insomma a quella “green economy” che sta portando fuori gli altri paesi dalla crisi mondiale ,creando nuove reali opportunità di occupazione(ad oggi in Germania tra diretto e indotto ha creato 250.000 posti di lavoro).
Gli investimenti ingentissimi che stiamo sacrificando al nucleare e pure i corposi incentivi economici economiche per “oliare” le comunita’ locali usciranno dalle nostre tasche . Compensazioni ingenti che riguardano sconti sulle bollette, premi, sconti e sgravi fiscali , che non avrebbero ragione d’essere se l’ affermazione che il nucleare e’ ecologico e sicuro fosse vera anche per chi la sostiene.
Nell’ultimo anno sono arrivati da territorio segnali inquietanti di coinvolgimento diretto della Lombardia nel nucleare: la definizione da parte del presidente Zuccoli della Lombardia come ” regione ideale “ e il lancio di A2A nel nucleare ;le ipotesi di costruzione di impianti e di utilizzo cave per deposito scorie in alto Lago di Como; la riattivazione di Caorso(vicinissima) o nuovi impianti nella Bassa, a ridosso del Po, perchè il nucleare e’ assetato in modo perpetuo di acqua.Le centrali nucleari francesi usano il 40% del consumo idrico nazionale; in media per un reattore da 1.000 MW servono oltre 2,5 milioni di metri cubi di acqua al giorno. Una quantità rilevante anche per l’Italia, visti anche gli scenari futuri sugli impatti dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche nel nostro Paese!
Il Governo intende procedere sia per attrazione economica , sia per imposizione contro la volonta’ degli Enti e delle popolazioni locali, riteniamo tuttavia che una presa di posizione da parte del territorio sia una atto rilevante che attiva ulteriori responsabilità a carico del Governo centrale. Con questo spirito alcune Regioni, molti Sindaci e Presidenti provinciali si stanno attivando per far sentire la loro volontà e quella dei cittadini che amministrano.
Chiediamo al Presidente Formigoni e ai nostri Amministratori regionali un sostegno concreto alla riconversione e allo sviluppo di tecnologie e imprese sostenibili in Lombardia , unica fonte possibile di nuova occupazione, e di rendere da subito la Lombardia territorio indisponibile all’insediamento di impianti ad energia nucleare per fissione di materiali radioattivi , ma anche al deposito definitivo e temporaneo di masteriali radioattivi ,anche di bassa attività, arricchiti o impoveriti, scorie radioattive, materiali allo stato solido, liquido o gassoso contaminati da fonti radioattive e derivanti dalla filiera della produzione di energia nucleare. a garanzia dei cittadini residenti e delle generazioni future che vivranno nel nostro territorio.

Eisabetta Patelli _Presidente Verdi della Lombardia 366 4253014

lunedì 11 ottobre 2010

per il programma del seminario VERSO LA COSTITUENTE ECOLOGISTA IN LOMBARDIA vai su

https://docs.google.com/document/pub?id=1uSP3OxQqO6efOIa7IUf5xApGHYawgkkCZSJ-5575TX4

seminario VERSO LA COSTITUENTE ECOLOGISTA IN LOMBARDIA


23 OTTOBRE MILANO Lambrate
SEMINARIO DI LANCIO DELLA COSTITUENTE ECOLOGISTA LOMBARDA

http://costituentecologistalombardia.blogspot.com/2010/10/blog-post_7093.html