Verdi: «Ecologia, chiave per affrontare la crisi»
I candidati bresciani: lo sviluppo sostenibile genera posti di
lavoro. La ricetta per le aree inquinate
«La chiave per affrontare l'attuale crisi economica è
l'ecologia». Ad affermarlo è Elisabetta Patelli, presidente de i
Verdi della Lombardia e capolista nelle circoscrizioni di
Milano e Brescia, in queste imminenti elezioni. «L'ambiente
non è né di destra né di sinistra - le fa eco Salvatore Fierro,
coordinatore dei Verdi della Bassa bresciana -; anzi, offriamo
una politica trasversale nella società».
I Verdi hanno elaborato alcune proposte per Brescia, anche
alla luce del confronto con altre zone d'Italia e d'Europa,
nelle quali l'emergenza smog e inquinamento - che
attualmente attanaglia la nostra Provincia - è stata in buona
parte risolta. «Occorre un modello di sviluppo compatibile e
moderno, che tuteli la salute dei cittadini» dichiara Patelli.
La parola d'ordine è pertanto «green economy», ossia «il
mezzo di uscita dalla crisi produttiva e occupazionale, con 300mila nuovi posti di lavoro in Italia»,
sottolinea Fierro. Vanno in primis mappate le aree inquinate con mezzi di rilevamento aereo e poi
adottati i piani di risanamento, «prendendo come esempio quanto fatto in materia dalla Regione
Veneto». Altri punti essenziali, il completamento della Tav Milano-Brescia per garantire il miglioramento
dei trasporti pubblici e una mobilità urbana sostenibile. E anche «no» alla privatizzazione dell'acqua e al
nucleare.
«Ad Aosta sono state ado ttate drastiche risoluzioni che hanno contenuto le emissioni inquinanti -
afferma Giuseppe Ramera di ChiariAmbiente (gruppo locale di Acli Anni Verdi) -; spetta ai bresciani
rendersi conto della grave situazione in cui versa il territorio e pretendere adeguate contromisure.
Purtroppo, Brescia detiene il triste primato per tumori e malattie da inquinamento».
I Verdi - in lista anche Vincenzo Falchetta, Giambattista Schena, Roberto Bellan, Sergio Sellitto -
propongono dunque l'apertura di un Centro di ricerca per le fonti energetiche rinnovabili e denunciano,
inoltre, «il consumo scellerato del suolo, «come è accaduto - spiega Ramera - a Chiari».
Dopo le regionali, i Verdi rafforzeranno la proposta di una «costituente ecologista» moderna e popolare,
su modello di quella francese, «che risponda al dramma occupazionale del Paese». Per un sole che
possa ridere davvero.
Alessandra Stoppini
Direttore responsabile: Giacomo Scanzi | 23 marzo 2010 | Il tuo profilo
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Chi sono
Candidata Sindaco per il comune di Como alle elezioni del 6 e 7 maggio 2012 per la lista Ecologisti e reti civiche.
Nata a Como nel 1962. Laureata in Architettura e insegnante di Progettazione all’istituto Statale d’Arte per l’arredamento di Lomazzo. Membro del consiglio nazionale degli Ecologisti e Reti Civiche, responsabile regionale dei Verdi e portavoce dei Verdi di Como, è stata consigliera comunale dal 2002 al 2007 e membro della Commissione urbanistica Comune di Como. E’ promotrice di progetti ambientali nelle scuole, del Parco Canile della Valbasca e del Piano del Verde della città di Como. Impegnata in progetti di cooperazione internazionale a sostegno dei minori in difficoltà.
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