La decisione di Obama di destinare 8 mld di $ al nucleare,immediatamente interpretata come segno del "ripensamento" rispetto alle energie rinnovabili. . Gli Stati Uniti hanno il più elevato numero di reattori (104) e la più elevata potenza nucleare installata (99 milioni di kw) .La Nuclear Project 2002 e la Energy Policy Act del 2005 miravano all'obiettivo di disporre di energia sicura , accessibile e affidabile. Queste leggi garantivano a chi investiva nel nucleare rapidi procedimenti autorizzativi , incentivi per miliardi di dollari , sostanziose agevolazioni fiscali.Un totale di 18,5 miliardi di dollari. .Le prime 6 centrali fruivano di un credito d'imposta pari a 1,8 centesimi di dollaro per ogni Kwh prodotto.Addirittura modificata la legge Price Anderson Act che costituiva il quadro legislativo di riferimento per la creazione dei fondi di assicurazione dell'industria estesa al 2020.Le manifestazioni d'interesse pur in presenza di tali condizioni , sono state pochissime. Gli Stati Uniti hanno la grande esigenza di programmare entro il 2020 , la sostituzione dei 104 reattori! Considerato il tempo di costruzione di una centrale , per raggiungere l'obiettivo dovrebbero realizzare una centrale ogni 5 mesi.Si badi bene che solo attraverso l'allungamento della la vita media dei reattori da 40 anni a 60 anni si è attenuata la obbligata dinamica sostitutiva.Nei prossimi 30 anni si perderanno nel mondo mediamente 13 milioni di Kw all'anno e sarà impossibile rimpiazzare la potenza nucleare esistente. L'IAEA (International Atomic Energy Agency) negli scenari al 2030 , prevede una riduzione dell'elettro nucleare dal 15% al 9%.In Francia nei prossimi 20 anni la potenza nucleare è prevista diminuire da 63 milioni di Kw a 55(Commissariat al'energiè atomique 2006).Gli Stati Uniti inoltre hanno il problema di riequilibrare il loro patologico debito aggregato , attraverso un incremento delle riesportazione ha dato "ulteriori spiccioli" al nucleare (quasi nulla rispetto ai 100 miliardi di dollari per le rinnovabili), per appoggiare l'industria nazionale nella competizione con i reattori EPR e CANDU e per giocare la grande partita in Congresso del Climate Bill.Il Piano francese porterà nel 2020 a coprire il 23% dei consumi finali di energia , moltiplicando per 400 la potenza fotovoltaica, per dieci quella eolica , per sei la geotermia e per due quella derivante da biomassa.In Gran Bretagna dal 2016 tutte le nuove costruzioni dovranno essere a emissione di carbonio nulla.In Italia si va in visibilio per gli spiccioli di Obama al nucleare ma si evita di dire che i reattori al mondo da sostituire sono 80 e quelli in costruzione 35!Noi che abbiamo il vizio della memoria , ricordiamo l'esplosione dell'impianto di riprocessamento di Chelyabinsk (URSS), la perdita dell'impianto di stoccaggio di Hanford (USA),i riversamenti in oceano dell'impianto di riprocessamento di Sellafield(GB) e infine nel novembre scorso la fuga di radioattività nella centrale di Three Mile Island con l'evacuazione di 150 dipendenti come riportato sul New York Daily News. Propaganda ,lobbysmo e neolisenkismo stanno pregiudicando il futuro energetico del nosto Paese.
Erasmo Venosi
Chi sono
Candidata Sindaco per il comune di Como alle elezioni del 6 e 7 maggio 2012 per la lista Ecologisti e reti civiche.
Nata a Como nel 1962. Laureata in Architettura e insegnante di Progettazione all’istituto Statale d’Arte per l’arredamento di Lomazzo. Membro del consiglio nazionale degli Ecologisti e Reti Civiche, responsabile regionale dei Verdi e portavoce dei Verdi di Como, è stata consigliera comunale dal 2002 al 2007 e membro della Commissione urbanistica Comune di Como. E’ promotrice di progetti ambientali nelle scuole, del Parco Canile della Valbasca e del Piano del Verde della città di Como. Impegnata in progetti di cooperazione internazionale a sostegno dei minori in difficoltà.
venerdì 26 marzo 2010
martedì 23 marzo 2010
Verdi: «Ecologia, chiave per affrontare la crisi»
I candidati bresciani: lo sviluppo sostenibile genera posti di
lavoro. La ricetta per le aree inquinate
«La chiave per affrontare l'attuale crisi economica è
l'ecologia». Ad affermarlo è Elisabetta Patelli, presidente de i
Verdi della Lombardia e capolista nelle circoscrizioni di
Milano e Brescia, in queste imminenti elezioni. «L'ambiente
non è né di destra né di sinistra - le fa eco Salvatore Fierro,
coordinatore dei Verdi della Bassa bresciana -; anzi, offriamo
una politica trasversale nella società».
I Verdi hanno elaborato alcune proposte per Brescia, anche
alla luce del confronto con altre zone d'Italia e d'Europa,
nelle quali l'emergenza smog e inquinamento - che
attualmente attanaglia la nostra Provincia - è stata in buona
parte risolta. «Occorre un modello di sviluppo compatibile e
moderno, che tuteli la salute dei cittadini» dichiara Patelli.
La parola d'ordine è pertanto «green economy», ossia «il
mezzo di uscita dalla crisi produttiva e occupazionale, con 300mila nuovi posti di lavoro in Italia»,
sottolinea Fierro. Vanno in primis mappate le aree inquinate con mezzi di rilevamento aereo e poi
adottati i piani di risanamento, «prendendo come esempio quanto fatto in materia dalla Regione
Veneto». Altri punti essenziali, il completamento della Tav Milano-Brescia per garantire il miglioramento
dei trasporti pubblici e una mobilità urbana sostenibile. E anche «no» alla privatizzazione dell'acqua e al
nucleare.
«Ad Aosta sono state ado ttate drastiche risoluzioni che hanno contenuto le emissioni inquinanti -
afferma Giuseppe Ramera di ChiariAmbiente (gruppo locale di Acli Anni Verdi) -; spetta ai bresciani
rendersi conto della grave situazione in cui versa il territorio e pretendere adeguate contromisure.
Purtroppo, Brescia detiene il triste primato per tumori e malattie da inquinamento».
I Verdi - in lista anche Vincenzo Falchetta, Giambattista Schena, Roberto Bellan, Sergio Sellitto -
propongono dunque l'apertura di un Centro di ricerca per le fonti energetiche rinnovabili e denunciano,
inoltre, «il consumo scellerato del suolo, «come è accaduto - spiega Ramera - a Chiari».
Dopo le regionali, i Verdi rafforzeranno la proposta di una «costituente ecologista» moderna e popolare,
su modello di quella francese, «che risponda al dramma occupazionale del Paese». Per un sole che
possa ridere davvero.
Alessandra Stoppini
Direttore responsabile: Giacomo Scanzi | 23 marzo 2010 | Il tuo profilo
Verdi: «Ecologia, chiave per affrontare la crisi»
I candidati bresciani: lo sviluppo so... Page 1 of 1
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I candidati bresciani: lo sviluppo sostenibile genera posti di
lavoro. La ricetta per le aree inquinate
«La chiave per affrontare l'attuale crisi economica è
l'ecologia». Ad affermarlo è Elisabetta Patelli, presidente de i
Verdi della Lombardia e capolista nelle circoscrizioni di
Milano e Brescia, in queste imminenti elezioni. «L'ambiente
non è né di destra né di sinistra - le fa eco Salvatore Fierro,
coordinatore dei Verdi della Bassa bresciana -; anzi, offriamo
una politica trasversale nella società».
I Verdi hanno elaborato alcune proposte per Brescia, anche
alla luce del confronto con altre zone d'Italia e d'Europa,
nelle quali l'emergenza smog e inquinamento - che
attualmente attanaglia la nostra Provincia - è stata in buona
parte risolta. «Occorre un modello di sviluppo compatibile e
moderno, che tuteli la salute dei cittadini» dichiara Patelli.
La parola d'ordine è pertanto «green economy», ossia «il
mezzo di uscita dalla crisi produttiva e occupazionale, con 300mila nuovi posti di lavoro in Italia»,
sottolinea Fierro. Vanno in primis mappate le aree inquinate con mezzi di rilevamento aereo e poi
adottati i piani di risanamento, «prendendo come esempio quanto fatto in materia dalla Regione
Veneto». Altri punti essenziali, il completamento della Tav Milano-Brescia per garantire il miglioramento
dei trasporti pubblici e una mobilità urbana sostenibile. E anche «no» alla privatizzazione dell'acqua e al
nucleare.
«Ad Aosta sono state ado ttate drastiche risoluzioni che hanno contenuto le emissioni inquinanti -
afferma Giuseppe Ramera di ChiariAmbiente (gruppo locale di Acli Anni Verdi) -; spetta ai bresciani
rendersi conto della grave situazione in cui versa il territorio e pretendere adeguate contromisure.
Purtroppo, Brescia detiene il triste primato per tumori e malattie da inquinamento».
I Verdi - in lista anche Vincenzo Falchetta, Giambattista Schena, Roberto Bellan, Sergio Sellitto -
propongono dunque l'apertura di un Centro di ricerca per le fonti energetiche rinnovabili e denunciano,
inoltre, «il consumo scellerato del suolo, «come è accaduto - spiega Ramera - a Chiari».
Dopo le regionali, i Verdi rafforzeranno la proposta di una «costituente ecologista» moderna e popolare,
su modello di quella francese, «che risponda al dramma occupazionale del Paese». Per un sole che
possa ridere davvero.
Alessandra Stoppini
Direttore responsabile: Giacomo Scanzi | 23 marzo 2010 | Il tuo profilo
Verdi: «Ecologia, chiave per affrontare la crisi»
I candidati bresciani: lo sviluppo so... Page 1 of 1
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lunedì 22 marzo 2010
venerdì 19 marzo 2010
DOMENICA 21/3/2010 ALLE ORE 11.30
IN PIAZZA SAN BABILA / VITTORIO EMANUELE, I VERDI PRESENTERANNO LA LISTA DEI CANDIDATI ALLE REGIONALI ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANGELO BONELLI
SARA’ UN’OCCASIONE PER PARLARE DEI TEMI E DEI PROGRAMMI PER LE REGIONALI: DIFESA DEL SUOLO, ACQUA PUBBLICA, ENERGIE ALTERNATIVE IN PARTICOLARE VERRANNO FORNITI DATI SULLO SMOG A MILANO.
ALLA CONFERENZA STAMPA INTERVERRANNO :
ELISABETTA PATELLI PRESIDENTE REGIONALE
LA CONSIGLIERA DI ZONA 3 MARIOLINA DE LUCA
ENRICO FEDRIGHINI CONSIGLIERE COMUNALE DI MILANO
E ALTRI CANDIDATI DELLA LISTA DEI VERDI ALLE REGIONALI
AI PARTECIPANTI VERRA’ OFFERTO UN APERITIVO BIOLOGICO
18 MARZO 2010
IN PIAZZA SAN BABILA / VITTORIO EMANUELE, I VERDI PRESENTERANNO LA LISTA DEI CANDIDATI ALLE REGIONALI ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANGELO BONELLI
SARA’ UN’OCCASIONE PER PARLARE DEI TEMI E DEI PROGRAMMI PER LE REGIONALI: DIFESA DEL SUOLO, ACQUA PUBBLICA, ENERGIE ALTERNATIVE IN PARTICOLARE VERRANNO FORNITI DATI SULLO SMOG A MILANO.
ALLA CONFERENZA STAMPA INTERVERRANNO :
ELISABETTA PATELLI PRESIDENTE REGIONALE
LA CONSIGLIERA DI ZONA 3 MARIOLINA DE LUCA
ENRICO FEDRIGHINI CONSIGLIERE COMUNALE DI MILANO
E ALTRI CANDIDATI DELLA LISTA DEI VERDI ALLE REGIONALI
AI PARTECIPANTI VERRA’ OFFERTO UN APERITIVO BIOLOGICO
18 MARZO 2010
domenica 14 marzo 2010
Inquinamento e degrado sul Lario: gli amministratori inetti
Con il raggiungimento del 35mo giorno di sforamento del limiti di PM10, Como ha infranto le norme UE sul numero dei giorni/anno tollerabili. Parallelamente nel primo weekend di tempo primaverile, la città è stata assediata da chilometri di macchine di gitanti a 4 ruote che hanno contribuito a rendere ancora piu' irrespirabile l'aria e invivibile lo spazio urbano. Il degrado del lungolago, l'abbandono del parco di Villa Geno, il delirio del muro, gli scempi edilizi, il collasso della viabilità, il turismo mordi e fuggi di devastatori motorizzati, lo smog,il record di mortalità per tumore sono il biglietto da visita della nostra citta' grazie ad Amministratori indifferenti e inetti .
Elisabetta Patelli - Presidente regionale dei Verdi
giovedì 11 marzo 2010
venerdì 5 marzo 2010
martedì 2 marzo 2010
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