Chi sono
Candidata Sindaco per il comune di Como alle elezioni del 6 e 7 maggio 2012 per la lista Ecologisti e reti civiche.
Nata a Como nel 1962. Laureata in Architettura e insegnante di Progettazione all’istituto Statale d’Arte per l’arredamento di Lomazzo. Membro del consiglio nazionale degli Ecologisti e Reti Civiche, responsabile regionale dei Verdi e portavoce dei Verdi di Como, è stata consigliera comunale dal 2002 al 2007 e membro della Commissione urbanistica Comune di Como. E’ promotrice di progetti ambientali nelle scuole, del Parco Canile della Valbasca e del Piano del Verde della città di Como. Impegnata in progetti di cooperazione internazionale a sostegno dei minori in difficoltà.
venerdì 4 maggio 2012
PATRIMONIO IMMOBILIARE MALGESTITO A COMO
In città lo Stato è proprietario di un tesoretto immobiliare del valore di 38 milioni di euro praticamente inutilizzato. Ma allo stesso tempo è costretto a pagare ogni anno 2,2 milioni ai privati per gli affitti di istituti pubblici quali Inps, Agenzia delle Dogane, Motorizzazione, Archivio di Stato e Agenzia del Territorio.
Il nuovo commissario straordinario alla "spending review" Enrico Bondi, scelto dal premier Monti per presentare in tempi brevi un cronoprogramma di tagli alla spesa pubblica, ha già annunciato l'intenzione di mettere mano al costo esorbitante degli affitti pagati dallo Stato per gli immobili privati in cui hanno sede uffici della pubblica amministrazione.
Una realtà che la città di Como conosce fin troppo bene con l'Archivio di Stato, sfrattato dall'edificio di via Briantea dal 1989 e che da allora versa ai proprietari un canone annuo di 200mila euro, con l'Inps di via Pessina, gli uffici delle Dogane di via Regina, il palazzo dell'Agenzia del territorio di via Italia Libera e la Motorizzazione Civile di via Tentorio.
Fino a otto anni or sono la pubblica amministrazione - Archivio di Stato a parte - era proprietaria degli immobili comaschi in cui aveva sede. Poi nel 2004, per poter fare cassa, l'allora governo decise di procedere alla vendita di alcuni edifici. Questo consentì, a livello nazionale, di ottenere una liquidità pari a 3,6 miliardi.
A Como questa sorte toccò agli stabili dell'Inps, delle Dogane, della Motorizzazione e dell'Agenzia del territorio. Ad acquistare gli immobili fu il Fip, Fondo Immobili Pubblici, ovvero un fondo di investimento di proprietà delle banche promosso dalla Repubblica italiana per favorire il processo di privatizzazione. Peccato che se da un lato lo Stato è riuscito a far cassa in tempi brevi, dall'altro da otto anni a questa parte è costretto a pagare ai gestori - privati - del Fip i canoni di locazione che, a Como, coincidono con un importo totale di 2 milioni di euro all'anno.
Senza contare che quegli stessi edifici sono pure in
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