Le vergognose manovre di Formigoni e del mondo che egli rappresenta e ben tutela nei confronti della scuola pubblica sono disgustose. E' necessario, anzi doveroso,che il Governo, ministro Profumo in primis, ponga un immediato stop alle brame del governatore lombardo e si ponga a tutela , come suo dovere , della Costituzione.
Dopo aver fatto di tutto in questi anni per sfiancare l'istruzione pubblica e ingrassare la scuola privata , ora si passa all'attacco finale : da una parte con la continua contrazione delle cattedre e le classi pollaio si riducono i docenti precari ma anche a cascata quelli di ruolo , e dall'altra si vuole ora sostituire il corpo docente sopravvissuto con insegnanti di gradimento ciellino .
ll riferimento all’autonomia responsabile, citata nel decreto sulle semplificazioni, riguarda il fondo a disposizione delle scuole per le loro attività, non certo per gli insegnanti, il cui reclutamento è regolato da normative nazionali uguali per tutti, dalla Lombardia alla Sicilia. Immagino che le regole per il reclutamento "a chiamata" di questi insegnanti dovrebbero essere decise da Formigoni , invece le risorse per pagarli certamente resterebbero pubbliche.
Siamo gia' come personale della scuola pubblica in trincea da un pezzo, ma e' veramente ora di dire basta.
Chi sono
Candidata Sindaco per il comune di Como alle elezioni del 6 e 7 maggio 2012 per la lista Ecologisti e reti civiche.
Nata a Como nel 1962. Laureata in Architettura e insegnante di Progettazione all’istituto Statale d’Arte per l’arredamento di Lomazzo. Membro del consiglio nazionale degli Ecologisti e Reti Civiche, responsabile regionale dei Verdi e portavoce dei Verdi di Como, è stata consigliera comunale dal 2002 al 2007 e membro della Commissione urbanistica Comune di Como. E’ promotrice di progetti ambientali nelle scuole, del Parco Canile della Valbasca e del Piano del Verde della città di Como. Impegnata in progetti di cooperazione internazionale a sostegno dei minori in difficoltà.
martedì 14 febbraio 2012
lunedì 6 febbraio 2012
Sono una pochissimi genitori che ha deciso di mandare il figlio a scuola stamane , dopo aver verificato che il riscaldamento funzionava , la mensa era garantita e i docenti in servizio . Perche' avrei dovuto fare diversamente? E con quale motivazione avrei potuto spiegare a mio figlio che sarebbe stato a casa, considerato che la scuola si trova in centro , a poca distanza da casa e la strada per andarci e' assolutamente agibile?
Ebbene ,su 120 bambini a scuola sono arrivati in 3. Tolti gli assenti per malattia e quelli che avranno avuto i loro motivi per restare a letto , immagino che una buona parte di genitori sia rimasta disorientata dall'ordinanza sindacale che ha deliberato l'apertura degli edifici , ma non dell'attivita' scolastica, come aprire il ristorante ma non la cucina.
L'ordinanza oltre a sconfinare in competenze non sue ,l'attivita' didattica, ha prodotto tutti gli effetti di una decisione senza capo ne' coda :scuole aperte , riscaldate , mense allertate e utenti quasi nessuno. Interi edifici scolastici messi in funzione per un paio di studenti qua e la' L' escamotage sindacale probabilmente volto a schivare piu' rogne possibili ha certamente prodotto un inutile dispendio di energie e soprattutto di denaro. Noi genitori dei pochi allievi , preso coscienza della realta ' , abbiamo dato il nostro contributo ritirato i figli prima possibile , per evitare ulteriori sprechi ; il Sindaco dovrebbe invece fare scelte tempestive e utili e , magari, avere un po' piu' di pudore nell'uso del nostro denaro.
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